Long COVID, l’Italia in prima linea: le ricercatrici di Tor Vergata e la divulgazione di Frascati Scienza di HERVCOV al summit europeo di Atene

L’Università di Roma “Tor Vergata” e l’associazione Frascati Scienza rappresenteranno l’Italia al terzo meeting annuale del progetto europeo HERVCOV, in programma il 10 e 11 settembre 2025 ad Atene. L’ateneo romano, unico partner accademico italiano dell’iniziativa, con i laboratori di Microbiologia e Microbiologia clinica del dipartimento di Medicina Sperimentale di “Tor Vergata”contribuisce con ricerche avanzate sul ruolo dei retrovirus endogeni umani (HERVs) nel Long COVID, con particolare attenzione all’identificazione di nuovi biomarcatori e allo sviluppo di strategie terapeutiche mirate. Accanto a questo impegno scientifico, Frascati Scienza porterà la propria esperienza nella comunicazione della ricerca e nel dialogo con i cittadini, valorizzando l’impatto sociale del progetto e rafforzando il legame tra scienza e società.

Il progetto HERVCOV annuncia progressi significativi nello studio del Long COVID, la sindrome che si manifesta frequentemente dopo l’infezione da COVID-19, offrendo nuove evidenze sul ruolo dei retrovirus endogeni umani (HERVs) — in particolare della proteina dell’envelope (ENV) HERV-W — nella persistenza dei sintomi successivi all’infezione da SARS-CoV-2.

Il 10–11 settembre 2025, i ricercatori del consorzio HERVCOV si incontreranno ad Atene per il Terzo Meeting Annuale, che includerà anche un evento di divulgazione aperto al pubblico per condividere i risultati più recenti del progetto.

IL MEETING DEL CONSORZIO 2025

Quest’anno sarà la Grecia a ospitare l’incontro annuale del consorzio. L’evento si svolgerà presso l’Università Nazionale e Capodistriaca di Atene, con due giornate complete di presentazioni, discussioni e attività di networking tra i partner del progetto.

Il 10 settembre sarà dedicato agli incontri di settore, durante i quali i partner presenteranno i progressi scientifici raggiunti nell’ultimo anno.

L’11 settembre sarà invece focalizzato sull’interazione con il pubblico, offrendo l’opportunità di presentare i risultati a un’audience non specialistica e di sensibilizzare sul tema del Long COVID e sulle ricerche in corso.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Il progetto HERVCOV indaga il ruolo degli HERVs nell’immunopatogenesi di COVID-19 e Long COVID, con l’obiettivo di identificare e validare biomarcatori essenziali per la diagnosi, la prognosi, il monitoraggio clinico e lo sviluppo di terapie personalizzate.

Un obiettivo chiave è comprendere come SARS-CoV-2 attivi gli HERV a livello cellulare e molecolare. Nel suo primo anno, il progetto ha dimostrato che l’esposizione in vitro al virus induce l’espressione della proteina pro-infiammatoria HERV-W ENV, frequentemente rilevata anche nel siero dei pazienti COVID-19.

Il progetto sta inoltre lavorando all’identificazione di biomarcatori capaci di distinguere tra diversi profili bioclinici dei pazienti COVID-19, con lo scopo di favorire la medicina personalizzata. Vengono eseguite analisi di sequenziamento ad alta processività su campioni biologici ben caratterizzati per mappare la “firma trascrizionale” degli HERV nei pazienti sia con COVID acuto sia con Long COVID.

In aggiunta, HERVCOV mira a definire un pannello di biomarcatori associati all’attivazione degli HERV per supportare la stratificazione dei pazienti, i criteri diagnostici e la prognosi.

NUOVI RISULTATI

Tra le scoperte più rilevanti del progetto vi è la persistente espressione di HERV-W ENV nei campioni di pazienti post-COVID — anche a mesi di distanza dalla fase acuta dell’infezione. È stata osservata una chiara correlazione tra i livelli della proteina e la gravità clinica, supportando il suo potenziale utilizzo come biomarcatore prognostico.

Sebbene la conta dei linfociti possa tornare nella norma dopo l’infezione, la loro funzionalità rimane compromessa. Queste cellule immunitarie mostrano un fenotipo “esaurito”, che contribuisce a una disfunzione immunitaria di lungo termine — un effetto strettamente collegato all’attivazione degli HERV.

Ulteriori esperimenti hanno confrontato pazienti Long COVID con individui asintomatici, integrando dati clinici, cognitivi e biologici. La ricerca ha inoltre portato all’integrazione di marcatori immunologici, biochimici e citochinici, contribuendo alla definizione di bioprofili predittivi utili per la stratificazione dei pazienti e l’orientamento di strategie terapeutiche personalizzate.

I PARTNER

HERVCOV è finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma quadro Horizon Europe, nell’ambito del bando HORIZON-HLTH-2021-DISEASE.

Con un finanziamento di quasi 7 milioni di euro, il progetto riunisce un consorzio multidisciplinare composto da istituzioni accademiche, centri di ricerca, aziende biotecnologiche e organizzazioni di comunicazione scientifica provenienti da Croazia, Francia, Grecia, Italia e Spagna.

Partner del Consorzio:

  • Inserm – Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale (Francia)
  • Inserm Transfert (Francia)
  • GeNeuro Innovation SAS (Francia)
  • Università Nazionale e Capodistriaca di Atene (Grecia)
  • Università di Roma “Tor Vergata” (Italia)
  • Frascati Scienza (Italia)
  • IACS – Instituto Aragonés de Ciencias de la Salud (Spagna)
  • ARAID – Fundación Agencia Aragonesa para la Investigación y el Desarrollo (Spagna)
  • Klinicki Bolnicki Centar Rijeka (Croazia)

Il progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell’Unione Europea con GA n. 101057302.